In questa guida vediamo come arredare un open space moderno con cucina e soggiorno uniti in un ambiente unico.
Troverai foto, consigli ed esempi di appartamenti a pianta aperta, che ti aiuteranno ad organizzare e posizionare i mobili in una disposizione funzionale, bella e intelligente.
Ecco di cosa parliamo:
Se fino a poco tempo fa la cucina a vista nella zona giorno era prerogativa di monolocali e bilocali, negli ultimi anni questa formula è entrata a far parte di uno standard sempre più apprezzato e spesso esplicitamente richiesto dai committenti agli addetti ai lavori.
Un layout che nel passato si sarebbe chiamato “all’americana”, è oggi uno tra i più desiderati: quello con isola o con penisola snack e sgabelli a dividere il living dall’angolo cottura.
Ma non fermiamoci alla cucina. Il divano, la libreria, il mobile per la tv, il tavolo: tutti i mobili possono essere usati a 360°.
Questa possibilità apre la strada ad una progettualità innovativa e improntata sulla flessibilità.
L’arredamento ideale per questo tipo di interni deve essere pensato per essere fruito su ogni lato. Via libera allora a divani con libreria integrata nello schienale o divani bifacciali con schienali spostabili zavorrati. Oppure a isole con tavolo da pranzo incorporato, o a consolle allungabili per chi il tavolo non lo vuole. O, al posto dell’isola, ad un tavolo dalla struttura scenografica.
In un ambiente aperto la libreria può entrare in cucina e diventare parete vedo-non-vedo, può perfino sormontare i mobili oppure separare le due sezioni dell’open space con soluzioni terra-soffitto a montanti free-standing. Potrebbe integrare il televisore ed essere impiegata sui due lati per funzioni diverse.
E ancora: il porta tv può essere posizionato in un angolo, appeso alla parete con un pannello da orientare a piacere, o incorporato in una parete attrezzata a centro stanza.
Che la casa sia destinata a te o ad altre persone (da affittare per lunghi periodi o per le vacanze), prima di pianificare l’acquisto degli arredi per il tuo open space rispondi a queste domande:
Vediamo degli esempi:
Single
Studente, persona anziana, professionista. Tutte queste persone avranno necessità diverse in fatto di utilizzo dei vari spazi. È poco probabile che uno studente passi molto tempo ai fornelli, ma è possibile che abbia bisogno di un tavolo ampio per studiare e invitare gli amici. Una persona anziana avrà bisogno di un divano relax comodo e magari anche di una poltrona alzapersona. Se si tratta di un monolocale per le vacanze, non ci sarà bisogno di investire in una cucina perfettamente accessoriata, ma si preferirà un divano letto, una consolle allungabile, o altri arredi trasformabili.
Coppia
Amate passare molto tempo in cucina insieme, invitare ospiti per serate gourmet all’insegna del buon cibo? Oppure il vostro sport preferito è passare il weekend guardando serie tv fino allo sfinimento, con un sushi take away? In base alle vostre risposte saprete se è meglio concentrarsi sulla progettazione di una mega cucina con tutti gli extra che si possano desiderare, o se focalizzare gli sforzi su una zona relax super organizzata, con un maxi divano, una parete attrezzata per un tv 65 pollici e un tavolino da salotto con piano alzabile per pizza party davanti ai vostri film preferiti.
Famiglia
Se siete in 3 o più, cucina, tavolo e divano non possono certo essere ridotti all’osso. Dovrete prevedere un tavolo per minimo 4 persone e un divano dai 3 posti in su, meglio ancora se con penisola o angolare per stare insieme e favorire i momenti conviviali. Se la superficie a disposizione lo permette potrete aggiungere una o due poltrone, un tavolino da caffè e un tappeto. La cucina dovrà avere un buon numero di pensili e/o colonne per contenere una dispensa adeguata, e un frigorifero abbastanza grande.
La forma della stanza, le dimensioni delle pareti libere lungo cui è possibile disporre gli arredi, la quantità di porte e finestre, il posizionamento degli impianti e degli attacchi elettrici: questi gli elementi che influenzeranno in maniera massiccia la disposizione dei mobili.
Ma in primis, ricordiamoci che - ci piaccia o no - le misure sono TUTTO. Partiamo dal presupposto che è necessario partire sempre dalla pianta della zona da arredare, completa di:
Possiamo sognare un’isola completa di fuochi e lavello o un bancone in perfetto stile americano, ma se il nostro open space misura 20 metri quadrati l’impresa sarà impossibile. O meglio, tutto è possibile, ma a discapito della funzionalità, dell’usabilità e dell’armonia della stanza.
Innanzitutto, se gli impianti e le prese elettriche sono già stati allestiti e non vuoi o puoi spostarli, sarai vincolato a questi per la progettazione della cucina. La parete su cui si trovano gli attacchi del gas, lo scarico fumi e l’allacciamento dell’acqua sarà per forza dedicata alla zona operativa della cucina.
Se vuoi comunque l’isola, la potrai utilizzare come tavolo/piano snack e per il contenimento di utensili, pentole, dispensa.
Se invece hai carta bianca e la tua casa è ancora in fase di progettazione, ti potrai sbizzarrire. Potrai scegliere di avere un’isola con lavello e piano cottura al centro della stanza. Oppure, se non ti interessano isole e penisole, potrai separare le due zone con una parete attrezzata divisoria su cui allestire tv, impianto stereo e altri dispositivi elettronici.
Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un professionista, ma se preferisci il fai da te munisciti di una pianta in una scala abbastanza grande da permettere di disegnare gli arredi. Così potrai farti un’idea del loro effettivo ingombro e dell’equilibrio tra i vari elementi nell’ambiente. Per la cucina sarà fondamentale avvalersi dell’assistenza di un arredatore o di un interior designer che controlleranno la fattibilità della composizione.
Leggi le nostre guide complete sul rilievo misure e su impianti e rivestimenti.
Una volta definita la disposizione degli impianti e degli attacchi elettrici, bisognerà decidere dove posizionare gli arredi “free standing”: tavolo, sedie, divano e poltrone, eventuale credenza o madia.
Il consiglio dell’Interior Designer
In un open space senza ingresso consigliamo sempre di posizionare la cucina lontano dalla porta d’entrata. Anche se lo spazio è molto piccolo, si può sempre trovare una soluzione (una paretina in cartongesso, un mobile bifacciale che faccia da filtro…). In assenza di un vero e proprio spazio di passaggio l’ideale è che il primo impatto con l’ambiente domestico avvenga con la zona giorno. La cucina infatti è spazio di lavoro, è possibile non sia sempre ordinata o splendente, quindi sarebbe meglio non sia immediatamente visibile non appena si muovono i primi passi all’interno dell’abitazione.
Arredare un open space significa creare un dialogo tra gli arredi presenti. La cucina, il tavolo, il divano, la parete porta tv, la libreria, la credenza: tutti i mobili devono essere in qualche modo coordinati tra loro.
Stile, colori e materiali devono creare un’armonia che non stoni, un accordo che permetta agli occhi di abbracciare l’intera stanza e di percepirla come un progetto completo.
Questo è importantissimo sia in ambienti grandi che piccoli, ma in questi ultimi diventa davvero fondamentale.
Quante volte abbiamo visto appartamenti con colori troppo chiassosi o con un surplus di accessori, gigantografie di foto e soprammobili?
Come insegna il grande Mies van der Rohe “less is more” e il decluttering è un’arte ormai sdoganata grazie a Marie Kondo e al suo “Il magico potere del riordino”. Pensando a loro ricorda che in un open space piccolo anche il colore contribuisce a “riempire”. Un uso scorretto o esagerato potrebbe creare effetti davvero claustrofobici o decisamente poco eleganti.
Immagina di entrare in un open space con una cucina a vista in stile shabby chic.
Bianca decapata, con ante a telaio e mensole in legno massello su cui poggiano barattoli in ceramica decorati da cuoricini per biscotti, caffè e tisane.
Cosa ti aspetti di trovare in soggiorno?
Una parete attrezzata minimalista laccata lucida nera con uno schermo 65 pollici di ultima generazione? Un divano destrutturato basso, con schienali spostabili e piedini in alluminio cromato? Un tavolo in cristallo con base industriale in tondino di acciaio?
Questo per dire che l’armonia di stili, colori e materiali è un must quando si tratta di arredare un ambiente unico in cui convivono cucina, soggiorno e sala da pranzo.
Con una cucina shabby ci aspettiamo un divano in tinte chiare, rivestito in cotone o lino, con braccioli arrotondati e accoglienti cuscini in piuma. Un tavolo in legno massiccio, magari di antiquariato. Delle sedie vestite, tradizionali “da osteria” o in paglia di Vienna. Una libreria bianca opaca con uno spazio per il tv e tanti ripiani per libri e piante.
Con una cucina minimalista bianca e nera ci aspetteremo di trovare un divano contemporaneo con piedini alti (magari neri), una parete attrezzata dalle linee essenziali, un tavolo Saarinen con sedie di design, dei faretti al posto dei lampadari.
In un ambiente improntato sullo stile nordico i colori e i materiali giocheranno su pochi abbinamenti: legno chiaro, superfici bianche o grigie, tessuti naturali in tonalità neutre, pochi elementi decorativi ma molto ricercati, sedie ispirate al vintage nord-europeo.
Il consiglio è di basarsi su una combinazione di 3 (massimo 4) materiali o colori e riproporre queste poche tonalità nei vari arredi.
Fare questo non significa rinunciare alla tua personalità o allo stile che pensi ti rappresenti. Ma tutto deve essere fatto focalizzandosi su un obiettivo apparentemente molto semplice, ma non banale: creare un ambiente domestico rilassante e accogliente, non un bazar o una stanza “a tema”.
L’occhio vuole la sua parte e un ambiente ordinato, dai colori naturali e distensivi, contribuirà a liberarci dalle tensioni e a farci sentire...a casa.
Ricorda
Attenzione, perché nella palette rientrano anche i pavimenti e le eventuali piastrelle della cucina.
Se il pavimento è in parquet considera il legno con cui è realizzato come parte integrante della tua moodboard e valuta attentamente l’introduzione di arredi in legno in modo che non siano in netto contrasto (non c’è niente di peggio di una stanza con 3 o 4 legni diversi accostati tra loro).
Se hai un pavimento in graniglia punta su un arredamento neutro e non esagerare con l’aggiunta di colori per evitare un effetto disordinato. Se vuoi del colore cerca di attenerti ad una, massimo 2, tinte presenti all’interno dei frammenti di graniglia.
Il trucco per un open space equilibrato - piccolo o grande - è una intelligente suddivisione in zone, pensata in modo che ogni area funzionale brilli di luce propria.
Cucina, salotto, sala da pranzo: queste le 3 aree principali. Ciascuna di esse deve essere progettata e arredata per essere il più "felice" possibile, senza che nessuna venga sacrificata a spese dell’altra.
Il passaggio tra di esse può essere marcato in vari modi, ma deve essere studiato all’insegna della fluidità e non della separazione netta. Per quella esistono i muri, ma se hai scelto di vivere in un open space, perché aggiungere delle pareti?
Per esempio, una libreria a tutta altezza sul fianco di una cucina può creare un sottile filtro tra l’area di lavoro e le zone soggiorno/pranzo. Un quadro o una serie di stampe a tema culinario possono definire il punto in cui si pranza o si fa colazione, mentre un tappeto può tracciare i confini invisibili della zona relax.
La connessione visiva tra le zone è molto importante per non perdere l’essenza stessa dell’open space, ma si può certamente optare per soluzioni divisorie vedo-non-vedo.
Piccoli muretti, una libreria in cartongesso per coprire il fianco di un frigorifero, degli scaffali a tutta altezza per dividere zona pranzo e zona living, delle vetrate scorrevoli o delle strutture fisse in metallo e vetro.
Un altro modo per definire queste aree è l’uso di pedane o di ribassamenti del soffitto.
Questi e tanti altri espedienti possono essere impiegati per separare le aree ed eventualmente nascondere degli elementi - come il frigorifero - che non vogliamo lasciare completamente in vista.
Centro focale del soggiorno, il divano è un elemento fondamentale dell’open space. Deve essere comodo ma anche bello, su tutti i lati. Se infatti si decide di posizionarlo in mezzo alla stanza, deve essere accuratamente rifinito nella parte posteriore.
Se vuoi dargli una marcia in più, scegli un modello che integri una libreria o una mensola nella parte posteriore, in modo da avere un arredo dalla doppia funzione. Se i metri quadri lo permettono un'altra idea è quella di posizionare una credenza dietro allo schienale, perfetta se su quel lato si trova il tavolo da pranzo.
Posto a dividere cucina e living, avrà anche il vantaggio di permetterti di rilassarti dando le spalle alla zona operativa...perfetto per quando non hai voglia di rassettare e preferisci chiudere un occhio sul disordine in cucina.
Per un ambiente fluido in cui lo sguardo possa spaziare liberamente senza ostacoli, opta per un modello con schienale basso o per uno destrutturato che alterna moduli con e senza spalliera.
Se invece vuoi utilizzarlo per dividere in maniera più netta living e cucina, un sofà con uno schienale importante e piedini alti farà un ottimo lavoro.
In un open space a L il divano può trovare spazio lungo la parete, mentre in caso di ambienti di grandi dimensioni potrai optare per un’area conversazione con un componibile ad angolo o due divani paralleli.
Ciliegina sulla torta è un grande tappeto e un'illuminazione studiata per creare una “stanza nella stanza” e definire, ancora una volta, una zona relax ben delimitata.
Più foto e consigli nel nostro articolo di blog “Divano per Open Space: centro stanza sì o no?”
Un complemento spesso sottovalutato, il tavolino può offrire molto più di quanto si pensi. Piano d’appoggio per riviste, libri e telecomandi, questo piccolo tavolo può essere fronte divano o lato divano.
Il posizionamento dipenderà dallo spazio a disposizione. Se la distanza tra tv e sofà lo permette, si può mettere tra i due un tavolino da caffè basso su cui appoggiare telecomandi, libri e riviste.
Se hai un salotto di dimensioni più ridotte, magari molto stretto e lungo, opta per dei modelli lato divano. Questi saranno più alti, proporzionati all’altezza del bracciolo per consentire un utilizzo agevole del piano.
C’è una terza tipologia: i tavolini trasformabili, utilissimi in monolocali e bilocali. Ci sono modelli che si allungano anche fino a 3 metri diventando dei veri e propri tavoli da pranzo capaci di ospitare più di 10 persone.
Se è vero che nell’interior design non è possibile definire delle regole fisse è anche vero che, nel limite del possibile, il televisore non andrebbe collocato di fronte ad una finestra. Il motivo è molto semplice: una volta seduti sul divano o sulla poltrona nessuno vuole vedere sullo schermo del tv il riflesso della finestra o i raggi diretti del sole.
In base alle dimensioni e alla configurazione dell’ambiente potrai posizionare il televisore:
Solitamente la zona tv con gli eventuali dispositivi elettronici connessi (consolle di gioco, impianti stereo, decoder, lettori bluray...) viene collocata lungo una parete.
È più difficile trovarla in centro stanza per un semplice motivo: i cavi.
Ma non è impossibile.
Esistono infatti numerose soluzioni che permettono di integrare e nascondere i fili, consentendo al contempo di creare una separazione estremamente elegante tra cucina e living.
Una libreria bifacciale con porta tv incorporato può essere l’alternativa perfetta per chi desidera una divisione più netta fra le due zone, senza dover ricorrere a opere murarie.
A parete o a centro stanza, la libreria può ricoprire varie funzioni, può essere utilizzata al posto della parete attrezzata o diventare un bellissimo divisorio utilizzabile su entrambi i lati.
Per avere la massima libertà progettuale consigliamo di scegliere una libreria componibile, in cui sarà possibile integrare il televisore e ricavare dei vani contenitivi con ante e cassetti da usare in tantissimi modi.
Questi moduli chiusi possono sostituire o integrare altri mobili contenitori come credenze, madie o pensili della cucina. Al loro interno potranno infatti trovare spazio piatti, bicchieri, tovaglie, bottiglie e calici. Oppure telecomandi, plaid per il divano, occhiali da lettura e caricatori per smartphone e tablet.
Se posizionata tra cucina e living, funziona come un separé e può essere allestita in modo tale da essere fruibile su due lati. C’è di più: alcuni modelli possono integrare un porta tv girevole che permette di vedere la televisione sia dal soggiorno che dalla cucina.
Ricorda che in un open space tutto è a vista, non solo la cucina, ma anche il disordine!
Organizzati in modo da avere abbastanza mobili con funzione contenitiva: una libreria con cassetti, una parete attrezzata con pensili, una credenza o una madia, un divano con penisola contenitore, un pouf con seduta alzabile in cui riporre il plaid, un tavolino da salotto con piano apribile che nasconde un vano per telecomandi e riviste.
Non sottovalutare l'importanza delle armadiature su misura, da utilizzare come divisorio o per creare un corridoio verso la zona notte.
In un open space di grandi dimensioni non sarà difficile ricavare una zona di relax assoluto, ancora meglio se vicino ad un bel caminetto.
L’angolo lettura potrà avere una libreria e un tappeto sul quale posizionare una poltrona o una chaise longue. Per gli amanti della musica qui si può installare un impianto stereo o tenere a portata di mano la chitarra. Se la tua passione invece vira più sul mondo enogastronomico potresti prevedere un mobile bar ben fornito di tè, tisane, liquori da meditazione e cioccolatini di alta pasticceria.
Leggi la guida completa: “Come Arredare una Cucina Open Space”
Sappiamo bene che il sogno di tutti i proprietari di un open space è la cucina con isola. Purtroppo non sempre questo è possibile, il più delle volte per mancanza di spazio.
In alternativa, se le dimensioni della stanza sono adeguate, puoi optare per un’isola di profondità ridotta, senza lavello e senza piano cottura, da usare come bancone per sgabelli.
Oppure punta ad una penisola senza contenitori sotto, anche questa utilizzabile come tavolo snack per consumare colazione, pranzi o cene veloci da soli o in due.
Se non c’è lo spazio necessario per nessuna di queste soluzioni, la risposta è una cucina lineare o ad angolo.
Per un open space moderno scegli un modello dal design essenziale che possa combinarsi armoniosamente con gli altri arredi senza imporre la propria presenza nell’ambiente.
Il nostro consiglio è di evitare maniglie troppo vistose preferendo le ante con gola. Prediligi colori neutri, soprattutto se l’open space non è grande o non gode di un’illuminazione ideale.
Per uno stile minimal puoi orientarti su una cucina senza pensili, ma se lo fai ricorda che sarebbe meglio sopperire alla mancanza di contenitori prevedendo delle colonne. Per questo motivo bisognerebbe avere a disposizione almeno due pareti.
Se la parete a disposizione è una sola, una bella cucina lineare che occupa l’intera larghezza del muro è la scelta perfetta. Potresti optare per moduli a doppia altezza per un risultato esteticamente più raffinato (e per ottenere più capienza).
Un’ultima alternativa è la cucina a scomparsa, dove le zone operative sono nascoste da grandi ante rientranti. Un’ottima idea per chi desidera mantenere il massimo dell’ordine e della pulizia formale: con questa soluzione il risultato sarà sempre impeccabile.
Gli elettrodomestici svolgono un ruolo da protagonisti. Devono essere performanti e silenziosi, per non disturbare chi sta guardando la tv o sta lavorando nella zona home office.
Una speciale attenzione va dedicata alla scelta della cappa, perché vogliamo evitare che l’odore dei cibi invada il soggiorno costantemente. Essendo tutto a vista, il nostro consiglio è di orientarsi su un sistema di aspirazione dal design estremamente curato. Tra le migliori opzioni elenchiamo la cappa integrata nel piano cottura, la cappa a parete di design o quella integrata nel controsoffitto.
Per evitare acrobatiche gincane con piatti e bicchieri in mano, l’ideale è che il tavolo sia posizionato vicino alla cucina e che non ci siano ostacoli tra i due.
Ricorda
La distanza minima da mantenere tra tavolo e altri arredi o pareti è di almeno 60-70 cm.
Se a questo aggiungiamo lo spazio necessario a muoverci intorno al tavolo in presenza di commensali, dobbiamo aggiungere altri 60 cm (minimo) per un totale di circa 120 cm. Naturalmente in alcuni casi non sarà possibile avere questi 120 cm su tutti i lati del tavolo, ma dovremo sempre calcolare lo spazio necessario ad estrarre le sedute e permettere alle persone di usarle comodamente senza dover fare acrobazie per raggiungerle, sedersi e alzarsi. Se il tavolo è vicino alla cucina devi considerare anche il raggio di apertura di ante o cassetti, a cui si aggiunge quello per la fruizione degli stessi e per il passaggio.
Lo stesso ragionamento va fatto per eventuali finestre o porte attigue.
In linea generale, se l’area in cui andrà il tavolo è rettangolare saranno da preferire tavoli rettangolari o ellittici, se è quadrata saranno da prediligere tavoli quadrati o rotondi.
Ma, come sempre, non esistono regole fisse e tutto dipende anche dal rapporto con gli altri arredi presenti nell’open space. Vediamo alcuni esempi.
Se la cucina è lineare un’ottima idea è posizionare parallelamente un tavolo rettangolare o ovale. Questo creerà un piacevole filtro tra living e area di lavoro. Puoi definire questa zona con un lampadario scenografico che funga da ulteriore quinta divisoria tra le sezioni della stanza. In più in questo modo avrai a portata di mano una superficie extra per la preparazione dei cibi.
Se lo spazio è ridotto si può optare per un tavolo quadrato o rettangolare piccolo che hanno il vantaggio di poter essere accostati alla parete e spostati solo quando servono più posti a tavola.
Un’altra opzione è il tavolo rotondo che, per la sua forma senza spigoli, garantisce una fruizione più agevole e armoniosa della superficie calpestabile a disposizione. Un altro vantaggio del tavolo tondo è che è facile trovare dei modelli con sostegno centrale, più comodi per far sedere comodamente tutti i commensali.
Se preferisci usare quotidianamente un bancone o un’isola, dovrai comunque pensare a dove far accomodare i tuoi ospiti. Due ottime alternative al tavolo da pranzo sono i tavolini da salotto trasformabili e le consolle allungabili. Queste sono soluzioni 2-in-1 utilissime nel caso di case molto piccole.
Trova altri consigli nelle nostre guide “Forma, dimensioni e posizionamento di un tavolo” e “Numero di posti a sedere di un tavolo”
In molti casi un open space moderno non avrà un ingresso separato. In particolare negli appartamenti di nuova costruzione questa parte della casa è sempre più spesso assente.
Le abitazioni si sono rimpicciolite rispetto al passato e dove prima si ricavava un trilocale oggi si costruisce un quadrilocale. Questo ridimensionamento ha portato alla revisione della pianta classica che ha visto l’eliminazione di aree percepite come non strettamente necessarie. Tra queste l’ingresso (insieme a stanze di cui non sentiamo più parlare come il tinello, il salotto buono, il ripostiglio…). Per un appartamento con ingresso diretto nel soggiorno con cucina a vista le possibilità sono varie:
Appendiabiti a parete o da terra: ideale se hai pochissimo spazio. Ricorda comunque che si può evitare di appendere qui le giacche per metterle, ad esempio, in camera o in un disimpegno. Se preferisci avere un attaccapanni all’entrata, ti consigliamo un modello dal design particolare.
Mobile da ingresso o armadio guardaroba: se hai più spazio puoi optare per un classico mobile da ingresso con scarpiera, armadietto e specchio oppure per un più sofisticato armadio su misura, che può essere incorporato in una nicchia o realizzato a tutta altezza per “mimetizzarsi” con la parete.
Mensole, consolle o panchetta: nel caso ti serva semplicemente un piano d’appoggio con funzione svuotatasche. Tutti e tre possono essere accompagnati da uno specchio a parete che, oltre a svolgere una funzione decorativa, può aiutare a far apparire l'ambiente più ampio.
Quinta divisoria: un armadio, dei listelli divisori in legno terra-soffitto, una libreria bifacciale. Tutte opzioni che permettono di creare un filtro tra l’ingresso e il cuore della casa delineando le zone in maniera più marcata. Ideale per chi desidera una sensazione di maggiore privacy.
In generale, consigliamo di optare per soluzioni che permettano di schermare gli oggetti di uso quotidiano, in modo da non lasciarli in vista ed evitare così di creare disordine. Ricordiamoci che un open space è una stanza polifunzionale e che l’obiettivo di un buon arredatore dovrebbe essere quello di fare in modo che l’ambiente appaia sempre impeccabile, nonostante la compresenza di funzionalità molto diverse tra loro.
Meglio quindi un guardaroba chiuso per soprabiti e borse, o un pensile con un’anta (magari integrato nella parete attrezzata) per chiavi e altri piccoli accessori.
Molte più idee nel nostro articolo “Come arredare l’ingresso: idee e progetti [+ 142 foto]"
In mancanza di una stanza-studio in cui allestire l’angolo smart working, è il salotto a trasformarsi in un piccolo ufficio. In questo caso ci sono varie opzioni.
La scelta della scrivania e della sedia dipenderanno da quanto tempo si passa davanti al computer. Se si prevede di passarvi intere giornate, il piano dovrà avere una profondità adeguata per garantire una postura ergonomica (60 - 80 cm). Inoltre, bisogna considerare che tipo di pc andremo ad installare: il fisso avrà bisogno di più spazio rispetto al portatile.
Se il lavoro da casa è limitato a poche ore o è sporadico, andrà bene anche un elegante scrittoio che si inserirà perfettamente nell’arredo del soggiorno. Se hai un angolo lettura, puoi collocarlo proprio lì.
Leggi il nostro articolo “Ricavare un angolo computer in soggiorno”
L’armadio è un grande contenitore multifunzionale ed è limitante pensare sia progettato solo per l’arredo della zona notte. Con un armadio si possono infatti separare due aree o creare intere pareti contenitive, si può ricavare un corridoio o un ingresso dove prima non c’erano, ottenendo al contempo tantissimo spazio per tutto quello che ci serve nelle varie zone dell’open space.
Una soluzione molto intelligente (spazio permettendo) è realizzare un armadio bifacciale.
Potremmo ad esempio collocarlo tra cucina e living allestendolo da una parte con ante e cassetti per quello che serve nella zona pranzo, e dall’altra con grandi ante, cestoni e un vano tv con scaffali a giorno.
Oppure possiamo utilizzarlo per delimitare l’area di ingresso e impiegare un lato come guardaroba e l’altro come zona tv, libreria e altro.
Sfrutta il potere degli armadi a muro per mascherare spazi di contenimento o mini home office. Ma non solo: se il tuo open space è piccolo queste ante possono nascondere cappotti, attrezzature sportive, una bicicletta e perfino lavatrice e asciugatrice.
Sfruttare lo spazio in verticale è un must per ottimizzare l’uso degli ambienti e renderli più ariosi. Oltre a questo vantaggio “estetico” ce n’è uno molto più pratico: la facilità di pulizia (soprattutto se hai un robot aspirapolvere). Arredi come la parete attrezzata, il porta tv, la libreria, la credenza, possono essere appesi a parete.
Nel caso di appartamenti piccoli la soluzione soggiorno con cucina a vista è la preferita da chi predilige un ambiente aperto e arioso, con una maggiore libertà di movimento e di disposizione degli arredi. Molto spesso dividere nettamente queste due aree ha come unico risultato la coesistenza di due spazi ristretti dove il cucinotto è separato ma magari piccolo, mal areato o poco illuminato.
In questa situazione potremmo avere poco spazio per il tavolo, oppure saremmo costretti a scegliere un divano di dimensioni ridotte (o un piccolo porta tv, a seconda della configurazione della stanza) che dovrà coincidere con la larghezza della parete che separa le due stanze. Tutte limitazioni che vengono eliminate se si opta per l’assenza di muri divisori.
Ricavare cucina e soggiorno open space in 15 mq è possibile! L'importante è optare per un'accurata razionalizzazione dello spazio e arredi mini salvaspazio.
Per inserire tutti gli arredi indispensabili in questo piccolo open space per una o due persone massimo abbiamo tenuto conto della forma dell'ambiente, del numero e della disposizione di finestre e porte e delle pareti libere a disposizione. Il risultato è un mini living con angolo cottura che si sviluppa su un'unica parete, una cucina piccola ma completa di fuochi, lavello ad una vasca, colonna forno e frigorifero, colonna dispensa. Il tutto schermato dalla porta d'ingresso grazie al terminale libreria. Nel restante spazio abbiamo ricavato sia la zona relax sia la zona pranzo. La prima con divanetto a 2-3 posti dai volumi compatti e dall'ingombro limitato, posizionato di fronte ad un mobiletto porta tv. La seconda definita solo da un tavolo rettangolare con quattro sedie.
Metratura di poco più generosa per questo living con cucina e soggiorno di 18 mq. La differenza sostanziale sta nella forma irregolare allungata dell'ambiente che suggerisce una suddivisione dello spazio in diverse aree funzionali. Ambiente unico, più zone comunicanti.
La porta d'entrata si affaccia direttamente sulla zona pranzo e relax, riservando una posizione decentrata alla cucina. Qui i mobili sono disposti ad angolo e terminano con una penisola con fuochi da sfruttare anche come bancone snack per pasti veloci da soli o in coppia. La zona pranzo vera e propria è poi arredata con un tavolo rotondo e quattro sedie. Completa l'arredamento dell'open space un divano a 2-3 posti, un tavolino fronte divano e un mobile tv.
L'idea in più: un porta tv girevole a parete permette di ruotare lo schermo in direzione del divano e del tavolo, a seconda dell'occasione d'uso.
In un ambiente unico di 20 mq cucina e soggiorno possono coesistere con più facilità. A volte oltre ad angolo cottura, zona pranzo e zona relax, si può ricavare spazio per un mobile ingresso. È proprio la porta d'entrata che si affaccia direttamente sul living a suggerire la necessità di ricavare una nicchia ad uso cappottiera e scarpiera.
Nell'arredare un open space di 20 mq ci si può sbilanciare nella scelta di un divano angolare piccolo o con chaise longue o con penisola. Questo imbottito può essere rivolto verso una parete con porta tv, mobili contenitore componibili, librerie, mensole cubo o arredi simili. Immancabile poi una cucina funzionale completa e un tavolo con sedie. In questo progetto abbiamo optato per una cucina angolare con terminale aperto a giorno e un tavolo rotondo salvaspazio che accoglie fino a 4 commensali ma che può essere allungato fino ad ospitare 6 o 8 persone.
Ricorda
Secondo le normative edilizie in vigore la dimensione minima (superficie utile) di soggiorno con spazio cottura è di 17/18 mq. Può variare leggermente a seconda del regolamento comunale. Questa è una superficie adeguata per una persona che vive da sola. Per due persone l’ideale è di avere almeno 20 mq. In uno spazio come questo ci sarà posto per una cucina lineare o angolare piccola, un divano a 2-3 posti, un porta tv o una libreria, un tavolo per 2/4 persone.
In case dalla metratura più generosa, in attici e loft dove i metri quadrati a disposizione non sono un problema, la cucina aperta sul salone è una scelta puramente estetica. Le cucine sono diventate oggetti di design ed ora più che mai possono essere sfoggiate come parte integrante di un progetto d’arredo armonioso e curato.
Un’isola con spazio per preparare, cucinare e consumare i pasti, una penisola con bancone snack per la colazione o per un aperitivo, sono solo due delle possibili soluzioni per delimitare la zona operativa e “dividerla” (anche se solo idealmente) dal salotto.
In questo progetto open space di 30 mq la porta d'entrata sembra dividere lo spazio in due zone. Questo vincolo è stato fondamentale nel rintracciare quali pareti destinare ai mobili della cucina, quali al salotto relax e quale porzione di muro destinare alla zona guardaroba e scarpiera.
Sul lato sinistro dell'ambiente abbiamo previsto una cucina angolare completa di lavello, piano cottura, colonna forno e frigo, mobili contenitore dispensa, terminale aperto con ripiani svuotatasche a servizio della porta d'ingresso. Dall'altro lato della porta un armadio per giacche e scarpe. Davanti alla cucina si fa largo un tavolo da pranzo rettangolare circondato da quattro sedie, allungabile all'occasione. Dall'altra parte dell'open space prende forma la zona relax con divano a 3-4 posti, tappeto decorativo, set di tavolini e parete attrezzata componibile personalizzabile. Abbiamo scelto di posizionare il divano lineare con un bracciolo appoggiato a parete per sfruttare la porzione di muro tra le due finestre e garantire un'agevole apertura di tutti i serramenti.
Un living open space senza porta d'ingresso offre molteplici possibilità arredative. La mancanza di un ingresso diretto rende non necessaria una zona disimpegno con cappottiera, scarpiera e svuotatasche, di conseguenza i metri quadri a disposizione possono essere interamente sfruttati per organizzare i mobili cucina e gli arredi del soggiorno / salotto.
In questo progetto specifico si è dovuto tenere in considerazione la presenza di tre finestre e due porte scorrevoli. Le aperture coinvolgono tutti i muri dell'open space, per questo abbiamo scelto di ricreare la zona relax in prossimità delle uniche due pareti contigue e del rispettivo angolo. La mancanza di altre due pareti attigue e la volontà di creare una grande cucina completa ha determinato la progettazione di una cucina con isola grande e lunga. Questa scelta architettonica deriva dalla volontà di arredare questo unico grande ambiente giorno senza innalzare muri divisori. Ricapitolando, nell'arredamento dell'open space abbiamo previsto i seguenti arredi: cucina a parete, isola cucina con bancone snack, tavolo rettangolare allungabile, divano angolare, tappeto, tavolino fronte divano, parete attrezzata con porta tv orientabile.
Metrature di gran lunga più generose permettono sia l'inserimento di arredi di dimensioni maggiori sia una loro più libera distribuzione nello spazio.
In questo progetto specifico abbiamo optato per un living multifunzionale ampio, arioso e ben fruibile a livello di ergonomia. Vicino alla porta d'entrata è stato ricavato un lungo mobile ingresso con armadio guardaroba, scarpiera, ripiani svuotatasche, specchio. L'ampia area relax è arredata con un grande divano angolare che potrebbe essere sostituito da due divani lineari disposti frontalmente oppure un divano e una o due poltrone. Questo divano a centro stanza potrebbe poi essere dotato di schienale o bracciolo libreria o di mobile basso in aderenza sul retro. A completare la zona salotto, una lunga parete attrezzata per tv con ripiani libreria, mensole, contenitori, eventuali vetrinette espositive, panchetta, piano scrivania. L'area cucina è caratterizzata da mobili a parete e isola con fuochi ad uso bancone con sgabelli. Tra i mobili cucina e il divano si fa spazio l'area pranzo caratterizzata da un grande tavolo lungo più di 3 metri capace di ospitare fino a 10 persone, numero che può aumentare se si sceglie un modello allungabile.
Un open space rettangolare da trasformare in cucina e soggiorno è una delle configurazioni più gettonate. Nel definire il progetto d'arredo di questo ambiente unico multifunzionale è bene tenere in considerazione la posizione di porta d'entrata, finestre e porte che conducono agli altri ambienti della casa.
Nel progetto in pianta la parete libera da aperture e accessi è diventata il muro d'appoggio per i mobili cucina e i mobili salotto, gli uni il proseguo degli altri. Quello che differenzia le due aree funzionali e operative è la diversa profondità dei mobili. Data la loro vicinanza, per creare armonia, è consigliato scegliere mobili dalle stesse linee e colori in abbinamento.
Di fronte alla parete attrezzata abbiamo posizionato un divano angolare con terminale panoramico, un set di tavolini bassi e un tappeto decorativo. Così posizionato, un lato del divano diventa un elemento che separa visivamente le due zone. In corrispondenza della cucina angolare abbiamo poi posizionato un tavolo rettangolare allungabile.
Ancora un open space rettangolare, questa volta lungo e stretto, la cui forma allungata suggerisce il posizionamento agli opposti dei mobili cucina e dei mobili salotto.
La grande finestra al centro di una parete fa da divisorio tra le due zone, suggerendo l'organizzazione della cucina da una parte e del salotto vero e proprio dall'altra. Divisione solo funzionale e visiva perché si tratta pur sempre di ambiente unico open space.
Nel progetto: cucina ad angolo con lavello ad una vasca, piano cottura a cinque fuochi, piani di lavoro con mobili contenitore e pensili, colonna frigo a fine composizione. Tavolo rettangolare a 6 posti qui completo solo di 4 sedie, allungabile se necessario. Grande divano con dormeuse con schienale che copre tutta la profondità rivolto verso il mobile porta tv.
Vediamo ora alcune idee per arredare un open space a forma di L con cucina, soggiorno e porta d'entrata che si apre direttamente su questa zona living.
La forma di questo open space suggerisce l'organizzazione in due zone distinte: relax da una parte, pranzo e cucina dall'altra. Secondo questa logica da un lato trova spazio un divano angolare con terminale panoramico e una lunga parete attrezzata con tv, dall'altro i mobili cucina. Al centro dell'ambiente un tavolo da pranzo rotondo la cui forma curva e senza angoli vivi contribuisce a dare l'idea di un unico grande ambiente tutto insieme. La composizione scelta è una cucina angolare che prosegue con un bancone penisola a muro, a colpo d'occhio la cucina ha una forma a "U". Ogni centimetro è sfruttato al meglio, anche lo spazio sotto finestra. Dal momento che l'open space è all'entrata dell'appartamento e i metri quadri a disposizione sono generosi si è scelto di inserire, in prossimità della porta, un mobile ingresso.
1. Concentrati sulle tue esigenze. Non seguire la moda e non farti convincere ad acquistare arredi che poi non userai o che userai poco. Pensa al tuo lifestyle: chiediti cosa ti serve davvero, come utilizzerai lo spazio e quante persone ne faranno uso quotidianamente, quanto userai ciascuna delle 3 zone principali (cucina, zona pranzo, salotto).
2. Scegli mobili che possono essere usati a 360°. Un divano con schienali zavorrati spostabili, una libreria bifacciale con contenitori integrati, un porta tv girevole, un’isola o una penisola con contenitori da una parte e bancone con sgabelli dall’altra. Sono tutti arredi free standing che potrai posizionare dove vuoi per delimitare le varie zone o segnare il passaggio dall’una all’altra.
3. Non combinare più di 3 / 4 colori o materiali. Definire una moodboard e rispettarla ti aiuterà a creare un ambiente armonioso, rilassante e stilisticamente piacevole. Ricorda di includere nella tua palette anche il pavimento ed eventuali piastrelle, poi scegli una tonalità predominante (consigliamo una tinta più neutra e chiara possibile) e usa le altre solo per alcuni elementi, dettagli e accessori.
4. Fai i conti con le misure. Possiamo sognare grandi isole attrezzate su cui organizzare serate a tema Masterchef, ma se i metri quadrati non lo permettono rischiamo di sacrificare tutti gli altri arredi e di ottenere un risultato disarmonico, oggettivamente senza senso. Per progettare un ambiente in maniera intelligente si parte sempre dalla pianta dell’open space (completa di quote, porte, finestre, muri portanti, impianti, prese, eventuali pilastri, irregolarità, ecc…), poi si individuano le 3 zone principali (cucina, soggiorno, zona pranzo) ed infine si passa alla vera e propria progettazione e disposizione degli arredi (non un agglomerato di mobili, ma un equilibrato posizionamento che si deve basare su un armonioso equilibrio tra pieni e vuoti, tra spazi occupati e spazi predestinati ai flussi di passaggio).
5. Crea zone proporzionate. Una intelligente suddivisione in zone deve essere pensata per mantenere la fluidità tipica dell’open space (delimitare senza dividere nettamente). Una volta individuate le 3 aree principali, dedica a ciascuna il giusto spazio che deve essere proporzionale alle tue esigenze.
6. Decluttering. Open space, spazio aperto, non deve essere sinonimo di “tutto in bella vista”. Prevedi sempre delle soluzioni chiuse in cui poter nascondere tutti quegli oggetti e utensili che potrebbero dare una sensazione di disordine se lasciati visibili. Parliamo di telecomandi e plaid per il divano, ma anche di cappotti e borse all’ingresso (e delle scarpe, naturalmente, a cui va assolutamente trovato un posto). Per la zona cucina ci riferiamo a tazze, bicchieri, calici, barattoli di tisane, caffè e biscotti, come della macchinetta del caffè e di eventuali robot da cucina. In ogni zona predisponi dei contenitori che ti permettano di riporre questi e altri oggetti funzionali di uso quotidiano.
7. Gli elettrodomestici della cucina dovrebbero essere scelti tra i più performanti per diverse ragioni. Prima di tutto quelli di nuova generazione avranno un design minimal ideale in un open space moderno. Estetica a parte, saranno silenziosi, una caratteristica fondamentale per non disturbare chi guarda la tv, legge o lavora in soggiorno. Un elettrodomestico importantissimo in un salotto con cucina a vista è la cappa. Un sistema di aspirazione di alta qualità eviterà il ristagno di odori e umidità, mantenendo l’ambiente più sano e salvaguardando gli arredi e i tessuti presenti nella stanza.
8. Decor: gli accessori non sono solo pezzi che abbelliscono una stanza, possono infatti diventare elementi che definiscono zone. Il tappeto può delimitare l’area relax del divano o dell’angolo lettura, un grande quadro o un insieme di stampe a tema cucina possono definire l’area pranzo, come anche un lampadario particolare. Lo stesso può essere fatto con il colore delle pareti o con una carta da parati.
9. Illuminazione: non sottovalutare mai il potere dell'illuminotecnica. Non commettere l'errore di lasciare zone buie, pena la percezione di una stanza più piccola...e più triste. Ogni zona deve avere la sua specifica illuminazione che deve essere più o meno intensa a seconda delle funzioni che vi si svolgono. Le lampade possono essere un mix di modelli a soffitto, a terra o applique, ma consigliamo di non esagerare con le combinazioni per evitare l’effetto showroom (soprattutto se si sceglie lo stesso modello declinato in tutte le sue varianti). Inoltre, meglio non strafare con il numero di fonti luminose. In particolare bisogna prestare attenzione alla temperatura: nello stesso ambiente bisognerebbe evitare di accostare luci calde e fredde. Ricorda che anche in questo caso l’aiuto di un professionista fa la differenza.
10. Investire nella consulenza di un professionista: arredatori, interior designer, geometri, architetti, le figure a disposizione sono diverse e possono davvero apportare un cambiamento radicale alla tua casa. Potrai ricevere assistenza nella scelta dei materiali, nella disposizione degli arredi, nella progettazione della cucina (decisamente la parte più difficile e quella più rischiosa se affrontata da soli).