Grandi open space, mattoni a vista, mobili in ferro e metallo: questi sono solo alcuni degli elementi formali che fanno da sfondo all’arredamento di una casa in stile industriale.
Nato dalla necessità di riconvertire i grandi spazi produttivi dismessi durante il conflitto mondiale, questa moderna tendenza d’arredo ha man mano preso piede fino a diventare una delle filosofie estetiche più riconosciute, amate e diffuse in diversi ambiti decorativi - dall’architettura al design, passando per l’home decor.
Cosa troverai nella guida:
Stile industriale: le origini della tendenza
Quando si parla di industrial, spesso ci si immagina uno stile a noi contemporaneo, abituati come si è a vederlo esposto in loft urbani, appartamenti metropolitani, locali e ambienti contract di carattere.
Malgrado il suo aspetto profondamente contemporaneo, l’origine dello stile è tutt’altro che attuale. L’estetica industry, e il filone d’arredamento che ne deriva, nasce infatti nella New York degli anni Cinquanta, in pieno dopoguerra, quando stava diventando impellente la necessità di recuperare i numerosi spazi produttivi abbandonati durante il conflitto mondiale.
Gli edifici che dapprima ospitavano fabbriche, magazzini e centri direzionali sarebbero stati da lì a poco riconvertiti in enormi loft e open space da utilizzare come inedite e originali abitazioni private.
La consacrazione dell’industrial come stile d’arredo è attribuibile ad Andy Warhol e alla sua Factory, il loft newyorkese diventato strategico punto di incontro per gli artisti stanziali o di passaggio a Manhattan.
Per quanto influente, l’eclettico artista non è stato il solo a contribuire all’ascesa della tendenza. Il cinema americano, da una parte, e le serie TV Made in USA, dall’altra, hanno infatti agito da cassa di risonanza nella condivisione su larga scala del fascino architettonico e funzionale degli ambienti condivisi.
Per la prima volta, i grandi open space urbani diventavano la risposta meno blasonata, ma più intrigante, alle inarrivabili ville hollywoodiane.
Caratteristiche dell’industrial style
Gli spazi
L’industrial è uno degli stili più aderenti alla peculiarità degli interni che lo ospitano. Originario di quelli che un tempo erano depositi, uffici, vecchie fabbriche e atelier di artisti, il trend si esprime al meglio in realtà ampie e spaziose che ricalcano l’architettura caratteristica dei loft e degli open space.
Metrature importanti, al loro interno suddivise in più aree funzionali senza l’ausilio di muri interni o tramezzature, sono ciò che caratterizza maggiormente gli interni in stile industriale. Spesso i soffitti sono più alti della media normata e, nel caso di conversioni di stabili produttivi, gli ambienti sono dotati di porzioni soppalcate e suddivisioni su livelli collegate da scale a vista. Visibili sono anche le strutture portanti come colonne e pilastri, nobilitati alla stregua di elementi architettonici decorativi, e le travi del solaio, soprattutto se l’abitazione è collocata nel sottotetto.
Gli infissi sono sottili ma di grandi dimensioni e le finestre, spesso a tutta altezza, fanno entrare un enorme quantitativo di luce naturale rendendo l’atmosfera accogliente e rilassata. La luminosità si diffonde ulteriormente se le zone funzionali sono separate da vetrate fisse, con porzioni apribili o scorrevoli.
L’estetica
I dettami estetici professati dal trend industry sono noti e ben riconoscibili: a un mood urbano che strizza l’occhio alla metropoli corrisponde un look basico volto alla funzionalità e alla concretezza. Il design è sobrio ed essenziale, basato su linee nette e geometrie rigorose che non lasciano spazio a fronzoli, eccessi decorativi o barocchismi che, vista l’origine della tendenza, risulterebbero inopportuni.
In questa cornice, l’estetica industriale incita al minimalismo e alla semplicità, risultando rigorosa e, per certi versi, quasi spoglia e austera. Viene promosso l’uso del negative space, ovvero dello spazio lasciato appositamente libero per fruire al meglio degli ambienti open space, rendere fluida la circolazione e arredare con il vuoto.
Aperto alle sperimentazioni, l’industrial ammette l’incursione del vintage e del retrò, soprattutto se usati per ricreare ambientazioni ispirate allo stile fifties.
I materiali
L’industrial style premia ciò che è non rifinito, invecchiato, raw. In arredo ciò si traduce nell’uso di materiali iconici che ricordano i macchinari delle linee produttive e l’architettura spoglia delle fabbriche: ferro, metallo, acciaio e alluminio, ma anche resine, pietra e cemento. Quest’ultimo è utilizzato sia come materiale strutturale o di rivestimento lasciato al suo stato grezzo, sia come finitura decorativa per i piani dei tavoli, le superfici dei tavolini o il lavabo del bagno.
Particolarmente apprezzato è il legno massello, soprattutto nelle essenze più scure e nelle varianti con nodi in vista, venature tangibili e scortecciature apparenti. Il calore della materia naturale non solo crea un perfetto equilibrio con la freddezza delle resine e dei metalli, ma agisce anche sulla resa finale dell'ambiente rendendolo più accogliente e familiare.
I colori
Le palette cromatiche dell’industrial sono notoriamente popolate da sfumature fredde, scure e naturali. Nero e grigio sono i colori ufficiali della tendenza, motivo per cui sono spesso impiegati come tinte di base per creare abbinamenti e gradazioni tonali.
Non è dunque raro assistere alla presenza di antracite, piombo, peltro, ardesia o nerastro associati a tonalità terrose e polverose che ne addolciscono la resa finale. Dai vari marrone, testa di moro, terracotta e ruggine fino ai più chiari beige, avorio e tortora tipici delle varianti chic e nordica.
I colori accesi sono assenti ma è consentito l’intervento di sfumature metallizzate come l’argento, il rame, il bronzo e l’ottone che, se da un lato diffondono luminosità, dall’altro imitano l’effetto patinato delle macchine industriali.
L’arredamento
L’industrial è uno stile che non nasconde ma mostra, che non occulta ma spoglia, nel rispetto di quel less is more che lo accomuna al minimalismo. Il suo arredo è di norma costituito da pochi ma essenziali complementi, selezionati con cura per dialogare con gli elementi strutturali dell’edificio e razionalizzare i numerosi metri quadri a disposizione.
Volto alla funzionalità, il design è semplice, basico, ridotto all’osso. I mobili hanno forme squadrate e geometrie rigorose dall'aspetto austero.
Le finiture, che si caratterizzano per le rese materiche e irregolari, l'estetica vintage e le imperfezioni della materia naturale, sposano l'abbinamento tra legno e ferro, gli effetti corten e l’aspetto retrò di pelle e cuoio invecchiati.
Gli accessori
Pur non amando gli eccessi decorativi, anche l’industrial ammette l’incursione di qualche accessorio mirato. Appartiene alla tendenza tutto ciò che richiama l’atmosfera della fabbrica: orologi a muro, targhe, insegne, ingranaggi, pale da soffitto, ventilatori, persino ruote e biciclette a cui la generosa altezza delle pareti saprà individuare una collocazione ottimale.
All’oggettistica pura si affiancano i tradizionali complementi decorativi delle abitazioni moderne: tessili, cuscini, tappeti a pelo raso, pouf; tavolini, cassapanche, contenitori; mensole, bauli, portariviste.
Anche l’illuminazione gioca un ruolo chiave nella decorazione di un ambiente industry: lampadari con cavi a vista, sospensioni a bulbo, applique a disco, diffusori a gabbia, faretti con braccio orientabile sono solo alcuni dei modelli più affini al trend.
Come usare lo stile industriale in casa
Il soggiorno
Quasi sempre in open space, il tipico soggiorno in stile industrial è una soluzione d’arredo in continuità con la cucina. Spesso di grandi dimensioni, alle volte corredato di stufe o camini, integra al suo interno due zone funzionali strettamente connesse tra loro: l’angolo relax e l’area pranzo.
Protagonista del salotto è il divano, su cui lo stile industriale punta per contrastare l’apparente rigore formale dell’ambiente. I modelli più affini alla tendenza sono i sofà chesterfield, club o capitonné, scelti rigorosamente in pelle e apprezzati per l’aspetto vintage che li caratterizza. Il trend attuale, tuttavia, sembra propendere per versioni ingentilite del divano in stile industriale optando per varianti dalle silhouette minimaliste, sovente sollevate da terra da piedi alti in metallo che ne slanciano la figura e ne alleggeriscono visivamente la resa estetica.
Accanto al divano trovano posto una o più poltrone lounge, una composizione di tavolini sovrapposti, un tappeto a pelo raso e qualche scaffale metallico usato come libreria da parete.
Usato come elemento divisorio, il divano può fungere da elemento separatore tra l’area relax e l’angolo pranzo vero e proprio. In questa zona funzionale, che a sua volta può entrare in comunicazione con la cucina a vista, trova idealmente spazio un grande tavolo rettangolare pronto ad accogliere il maggior numero di commensali con l’aiuto di sedie e poltroncine abbinate o spaiate, ma pur sempre coerenti con gli elementi d’arredo che le circondano.
Soluzioni di contenimento sono offerte da madie e credenze, bauli e vetrinette da usare, a seconda delle necessità, per custodire set di piatti, biancheria per la tavola, utensili da cucina e accessori di vario genere.
La cucina
La cucina in stile industriale è quasi sempre un ambiente aperto e condiviso con il resto del living. Di rado delimitata da pareti piene, nelle versioni più moderne può essere parzialmente separata dal soggiorno con l’ausilio di porte vetrate che, senza schermare lo sguardo, contribuiscono a delimitare fisicamente lo spazio dedicato alla preparazione e alla cottura dei cibi.
La tipologia più diffusa è la cucina con isola attrezzata o piano snack, una configurazione adatta agli open space che si addice al senso di convivialità e dinamicità insito nello stile. Tanto l’isola centrale quanto il bancone possono essere utilizzati per radunare gli ospiti, consumare pranzi veloci e condividere aperitivi informali con amici e parenti.
Lineare o angolare che sia, la cucina industriale ospita accessori che, nel corso del tempo, sono diventati caratteristici dello stile.
Ne sono l’esempio le grandi cappe decorative sospese a mezz’aria o collegate a importanti tubi di scarico che percorrono i muri; i ripiani lineari e le mensole a vista, che prendono il posto dei pensili contenitori; i grandi piani di lavoro in acciaio inox, spesso dotati di sbarre su cui appendere attrezzature e utensili; gli elettrodomestici a vista e la rubinetteria vintage; i mobili dispensa senza ante, completamente a giorno, da usare come moderne piattaie.
La camera da letto
Le stanze in stile industriale sono caratterizzate da un arredo scarno ed essenziale, a cui risponde una speciale attenzione per l’uso della luce naturale, filtrata da tendaggi che ne attutiscono la luminosità per favorire un riposo sereno.
Il letto resta l’elemento centrale dell’ambiente industrial, la cui preferenza ricade su modelli con struttura in metallo e testiera o pediera a barre, o al contrario con giroletto in legno e piedi alti, o ancora con testiera imbottita in pelle trapuntata. Il piano di riposo è affiancato da comodini a giorno, con ripiani o cassetti, anche realizzati con materiali di recupero per enfatizzare lo spirito vintage della tendenza. Non è raro che armadio e cassettiere siano sostituiti da bauli retrò e guardaroba a vista con pali e montanti metallici o, se lo spazio lo consente, da una stanza-cabina separata da una vetrata scorrevole.
In un arredamento essenziale sono gli accessori a fare la differenza: una piccola poltrona in pelle per un angolo lettura minimal, un lampadario in fili metallici, un paio di abat-jour con lampadine a vista, una scrivania in legno e metallo per una zona studio.
Il bagno
Il bagno industrial è un ambiente minimalista che, a seconda delle interpretazioni, si avvicina o discosta dalla versione originale dello stile. Glamour o più rustico, chic o più grezzo, il suo successo è vincolato al giusto equilibrio tra arredi, accessori e rivestimenti che qui, più di ogni altro angolo della casa, assumono un ruolo predominante.
Il tipico mobile bagno in stile industriale è un arredo dal design geometrico, squadrato ed essenziale, che lascia poco margine alle sperimentazioni formali. Spesso a giorno, le strutture rispettano un disegno rigoroso e integrano elementi aperti come nicchie e mensole che, oltre a fornire interessanti idee di contenimento, tendono ad alleggerire i profili delle solide strutture in metallo.
Metallici possono essere anche gli accessori: se abbinati all’arredo principale, cesti e cestini, porta asciugamani e specchi con cornice contribuiscono a creare richiami estetici e cromatici tra gli elementi. Fondamentale è la scelta del lavabo, da preferire in grandi formati e in finiture materiche come l’effetto cemento, e della rubinetteria. La tendenza premia i sifoni a vista e i miscelatori vintage, resi preziosi da un colore ottone che guarda al passato confermando la sua estrema attualità.
Quanto ai rivestimenti, le pareti perimetrali prediligono le rese materiche. I tipici intonaci grezzi e i mattoni a vista sono sostituiti, in bagno, da piccole piastrelle diamantate che rimandano a un ambiente tecnico. I pavimenti possono essere in resina, ma la moderna edilizia residenziale propone la posa di gres porcellanato cemento, metallo ossidato o legno invecchiato. Ciò che conta è ridurre la visibilità delle fughe per dare, senza sfociare in un vero e proprio effetto scatola, quantomeno una parvenza di continuità tra le superfici.
Stile industriale o stili industriali?
Come ogni filosofia d’arredo, anche l’industrial è soggetto a influenze, suggestioni e ibridazioni che ne hanno reinventato l’estetica. Più o meno fedeli all’originale, tutti i trend che ne derivano sono accomunati da uno scopo comune: reinterpretare una tendenza decennale plasmandola e adattandola alle preferenze formali degli spazi abitativi contemporanei.
Più che di un solo e univoco stile, dunque, è più appropriato parlare di stili industriali al plurale: dal moderno allo shabby, passando per l’industrial green al rustico, ogni nuova ramificazione stilistica porta con sé revisioni, innovazioni e contaminazioni preziose per il ventaglio di possibilità offerte dall’interior design. Vediamo quali sono le principali.
Stile industriale moderno
È la variante stilistica più affine all’industrial autentico, di cui ha mantenuto l’aspetto modernizzandone la visione estetica per dialogare con l’attuale ambiente casa. Restano invariati i colori, le finiture, la tipologia di arredo. Ciò che cambia è invece l’ambiente dove trova campo d’applicazione: i grandi loft newyorkesi, fatti di grandi vetrate, soppalchi metallici, pavimenti grezzi ed elementi strutturali a vista, sono sostituiti da appartamenti urbani discreti e di dimensioni modeste, che contrattano il lato più sfrontato dello stile con finiture di pregio e particolari decorativi estremamente ricercati.
Stile industriale chic
Come dice il nome, si tratta della variante più chic della tendenza industriale, che si discosta dall’originale con l’inserimento di elementi dal gusto shabby e provenzali. La palette cromatica viene rischiarata dall’uso del bianco, inserito sia sotto forma di rivestimenti, sia come verniciatura dei metalli o laccatura delle essenze di legno. Quest’ultimo è presente soprattutto nella versione invecchiata, lavorazione che funge da punto di contatto tra due stili solo in apparenza così lontani. Una casa arredata in stile industriale chic integrerà elementi come tavoli con piedi a sciabola, accessori in rattan, madie decapate, poltrone bergère.
Stile industriale vintage
L’industrial vintage è uno stile che si ispira alle atmosfere urban di una volta, quelle che hanno fatto da scenario alla nascita della tendenza industry vera e propria. Questo significa tornare indietro alla genesi della tendenza, a quella New York degli anni 50 che recuperava spazi produttivi in disuso per farne case e appartamenti. L’idea di recupero torna nei complementi e negli arredi: poltrone, tavoli, sedie, madie e lampadari sono selezionati nelle loro varianti moderne dall’aspetto retrò, liberamente ispirate a modelli iconici. Vitnage sono anche gli accessori, evocatori di interni in stile vecchia officina.
Stile industriale rustico
È chiamato anche Rustrial e nasce dalla contaminazione tra stile industriale ed estetica rustico-country. Da questa unione terminologica emerge una tendenza di particolare interesse estetico, che interviene sul carattere grezzo tipico dell’industrial style rendendolo più caldo e accogliente. Tra gli elementi tipici della variante spiccano arredi in legno e metallo, imbottiti in pelle invecchiata e complementi dall’aspetto vintage, spesso inseriti in ambienti arricchiti con listoni di parquet, pareti con mattoni apparenti, soffitti con travi a vista. Il ventaglio cromatico spazia dai classici grigi e neri alle gradazioni di marrone, fino alle palette di ruggine e arancione bruciato.
Stile industriale nordico
Considerato come una versione ingentilita dell’originale, lo scandinavo industriale rappresenta l’incontro fortuito di due stili molto diversi tra loro: l’industry e il nordico. Nasce come una tendenza ibrida ed eterogenea, che ha dimostrato nel tempo di saper combinare alla perfezione colori pastello e telai metallici, legni chiari e muri di mattoncini, tessili stropicciati e divisori in vetro per arredare contesti abitativi dalla forte impronta contemporanea. Il risultato è uno stile d’arredo funzionale ma essenziale, che modula lo spazio con l’ausilio di contrasti cromatici netti e accostamenti materici d’impatto.
Stile industriale green
È la variante più attuale della tendenza, quella che dialoga con una specifica filosofia di vita e d’arredo: la sostenibilità e il riciclo. Protagonista del trend è il legno, materiale di punta dello stile industrial amato non solo per il suo indissolubile sodalizio con il metallo, ma anche per il suo carattere profondamente materico. L’industrial green si pone l’obiettivo di portare la natura tra le mura di casa e lo fa ricorrendo a una tendenza nella tendenza: le piante d’appartamento. Varietà a foglie verdi come potos, ficus e alocasie arredano spazi rilassanti e accoglienti fianco a fianco con scaffalature aperte, divani club e scrittoi dall’aspetto vintage.
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